Gianna Maria Gatti, L’Erbario Tecnologico. La natura vegetale e le nuove tecnologie nell’arte tra secondo e terzo millennio, 2005
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L’erbario tecnologico: un erbario che raccoglie e illustra opere d’arte frutto dell’innesto di dispositivi elettronici e informatici nella natura vegetale. Sul finire del ventesimo secolo artisti di varie nazionalità e per lo più appartenenti alla generazione degli anni ’60 hanno dato vita a questo originale connubio, concentrando la riflessione su due elementi in apparenza contraddittori, come il regno vegetale e il ‘quarto regno’ degli oggetti intelligenti, che in epoche differenti hanno segnato in profondità l’esistenza e l’immaginario dell’uomo, dalla rivoluzione neolitica alla rivoluzione informatica.I vegetali hanno vinto per primi la scommessa della vita, colonizzando la Terra sin dai primordi e consentendo a tutti gli altri esseri di sopravvivere e di evolvere, eppure, essendo chiusi in una diversità sancita dal silenzio e dall’inerzia che li allontana dal resto del vivente, vengono ritenuti organismi inferiori.Le tecnologie informatiche, sempre più capillarmente diffuse e indispensabili, hanno ridimensionato la gestione e la concezione delle informazioni e della comunicazione, ma, essendo troppo spesso limitate alla funzione pratica di strumenti, vengono trascurate in quelle peculiarità e in quei linguaggi loro propri che le possono rendere entità autonome.
Coniugati in un’opera d’arte interattiva, vegetali e tecnologie si relazionano in uno scambio favorevole a entrambi: oltre a essere rivalutati nei rispettivi apporti, acquisendo un significato innanzitutto estetico, evidenziano qualità che li valorizzano. Ed è il fruitore, direttamente chiamato a intervenire o a determinare il processo interattivo, il principale testimone di tale insolito intreccio, tanto che queste opere si potrebbero considerare l’originale incontro di tre forme diverse di ‘essere’ vivente: il fruitore, essere umano, la pianta, essere vegetale, il computer, essere informatico. La loro indispensabile interazione garantisce il successo dell’opera e infonde nel fruitore una nuova consapevolezza: che esiste l’alternativa al vivente per come si è abituati a conoscerlo.
pp. 208, ISBN 88-491-2375-2, € 18,00
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Al primo capitolo, in cui natura e nuove tecnologie vengono inquadrate concettualmente e in cui si è inteso spiegare gli apporti delle seconde nel campo dell’arte, seguono le tre sezioni nelle quali è strutturato l’erbario: la prima raggruppa tutte le opere che affiancano le nuove tecnologie ai vegetali reali, con soluzioni che prevedono o l’inserimento e il funzionamento delle tecnologie in ambienti naturali come giardini, boschi, foreste, oppure la collocazione dei vegetali, come erbe, fiori, piante, entro apparecchiature appositamente predisposte. L’interazione e la reciproca influenza delle componenti sono soggette alle dinamiche biologiche dell’essere vivente: è il suo mantenimento in vita, è il rispetto delle sue tempistiche di crescita a condizionare l’andamento dell’opera.
Nella seconda sezione invece sono i linguaggi tecnologici a occupare una posizione preminente, in quanto è con essi che vengono rilette le proprietà formali e le caratteristiche esteriori dei vegetali allo scopo di ricrearli sotto forma di immagini di sintesi digitali, di videoambientazioni, di realtà virtuali. Trattandosi di rappresentazioni, di rielaborazioni ottenute sfruttando le vaste possibilità offerte dall’informatica, maggior libertà di espressione è concessa all’artista nell’interpretare le qualità fenomeniche del modello naturale, dal quale si può discostare conferendo alla sua creazione attributi non presenti in natura, frutto della sua fantasia.
Il paradigma biologico connota infine la terza sezione con due impostazioni divergenti: in alcune opere le tecnologie informatiche lo acquisiscono nei suoi codici costitutivi della vita per trasferirlo in esseri digitali che rispecchiano nei processi evolutivi e nei meccanismi di crescita quelli viventi. Il risultato è una vegetazione simulata che assomma le peculiarità del naturale con le potenzialità del mezzo tecnologico ma che si contraddistingue per essere anch’essa ‘vivente’. In altre opere si va oltre alla simulazione di un modello, per agire sul vivente stesso compiendo operazioni di ibridazione, per intervenire sulla materia genetica del vegetale naturale, alterandone la composizione oppure clonandola: in tutti i casi hanno origine fiori o piante concrete, reali, viventi, ma geneticamente modificate.
Con la panoramica proposta nell’erbario tecnologico si può comprendere come l’arte, sempre più legata alle scienze, sia determinante nel riuscire a dare una visione inconsueta del regno vegetale e delle nuove tecnologie, grazie all’intuizione di averle associate in una combinazione tanto significativamente inedita quanto funzionalmente efficace.
Indice
Introduzione
Capitolo 1
NATURA, ARTE, NUOVE TECNOLOGIE
1.1 La natura, l’uomo e l’arte
1.2 La natura e la natura seconda
1.3 Le nuove tecnologie e la scienza nella creazione artistica
1.4 Le tecnologie del vivente e la natura
Capitolo 2
VEGETALI REALI E NUOVE TECNOLOGIE
2.1 Dressage d’un cône di Piotr Kowalski
2.2 Jardin bio-acoustique di Nissim Merkado
2.3 Gli ecosistemi tecnologici di Érik Samakh
2.3.1 I bambù
2.4 Le piante crescono nel web: Tele-Garden e Teleporting an Unknown State
2.4.1 Tele-Garden di Ken Goldberg
2.4.2 Teleporting an Unknown State di Eduardo Kac
2.5 Naturale che piove: fare il bello ed il cattivo tempo di Nicola Toffolini
2.6 Il mondo ridotto a minimi termini di Alessandro Quaranta
Capitolo 3
VEGETALI ARTIFICIALI: ELETTRONICI E DIGITALI
3.1 I giardini di Pietro Mussini e di Katsuhiro Yamaguchi
3.1.1 Giardino Cablato di Pietro Mussini
3.1.2 I giardini del futuro di Katsuhiro Yamaguchi
3.2 Je sème à tout vent di Edmond Couchot, Michel Bret, Marie-Hélène Tramus
3.3 Dalla foresta all’ombra dell’albero: Tamás Waliczky, Bill Viola e Alain Josseau
3.3.1 The Forest di Tamás Waliczky
3.3.2 The Tree of Knowledge di Bill Viola
3.3.3 Arbre di Alain Josseau
3.4 Osmose di Char Davies
Capitolo 4
VEGETALI E TECNOLOGIE DEL VIVENTE
4.1 Gli alberi di Piero Gilardi
4.2 Interactive Plant Growing e Trans Plant di Christa Sommerer e Laurent Mignonneau
4.3 Nerve Garden di Bruce Damer
4.4 I bambù di Jean-Louis Boissier
4.5 Vegetali geneticamente modificati
4.5.1 Considerazioni sull’arte transgenica e biotecnologica
4.5.2 Gli ibridi di George Gessert
4.5.3 Rearming the Spineless Opuntia di Amy Youngs
4.5.4 Plant Anima di Aniko Meszaros
4.5.5 Natural Reality SuperWeed Kit 1.0 di Heath Bunting
4.5.6 OneTrees di Natalie Jeremijenko
Indice dei libri e dei materiali multimediali
Indice dei nomi
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